Ma il limite di navigazione?


2 Agosto 2020

Vedete quello che proprio va di traverso è la mancanza di rispetto delle regole o leggi come le si voglia definire.
Stiamo appena uscendo da un periodo dove le leggi fatte con poco senso però fatte rispettare con molto pignoleria, non si capisce poi perchè le leggi che sono fatte per tutelare la sicurezza e il bene degli altri cittadini siano ignorate.

Oggi mi sto riferendo al codice della navigazione e alle varie ordinanze, per essere più precisi la velocità ma soprattutto la distanza di navigazione dalla costa e dalle boe segnasub.
Succede che in estate le coste si riempano di turisti, chi in spiaggia o sugli scogli prima o poi un tuffo in mare lo fa. C'è chi magari non sa neanche nuotare, chi è pigro e si allontana di pochi metri e invece chi ama nuotare e si allontana un poco di più. Adesso il problema sorge quando le imbarcazioni, anche quelle molto numerose in estate, sfrecciano vicino alla costa rendendosi un pericolo per i bagnanti.

Per ovviare incidenti e spiacevoli situazioni sono state emesse diverse leggi fra cui una distanza di sicurezza dalla costa per la navigazione dei mezzi a motore. Già in passato sono successi diversi incidenti, dove le imbarcazioni avevano colpito i bagnanti che stavano nuotando lontano dalla costa con conseguenze a volte fatali.
Ebbene "le ordinanze stabiliscono i limiti entro i quali la navigazione a motore è vietata, generalmente nella fascia dei 300-500 metri dalla costa (o altre distanze come nelle zone adriatiche) tra le ore 08.30 e le 19.30 in cui, per ragioni di sicurezza dei bagnanti, si può navigare solo a remi."
Inoltre anche la velocità deve essere ridotta in base alla distanza dalla costa.
Infine bisogna anche tenere una distanza di riguardo dalle boe di segnalazione segnasub dove con il protocollo 82/033465 in data 26 maggio 2003 è stata emanata dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto a tutte le Capitanerie di Porto una Circolare che di fatto ha modificato la distanza alla quale devono transitare le imbarcazioni, sia a vela che a motore, dalla caratteristica boa segnasub, portandola ad un minimo di 100 metri, in luogo dei precedenti 50. Se in passato, quindi, il subacqueo aveva l'obbligo di segnalarsi ex art. 130 D.P.R. 1639/68 a pena di pesanti sanzioni, mentre nulla era imposto ai diportisti che potevano scorrazzare liberamente nei pressi delle boe ed eventualmente rispondere solo in caso di incidente, dal 2003 transitare con una imbarcazione ad una distanza inferiore a 100 metri da una boa segnasub costituisce un illecito penale (art. 1231 Codice della Navigazione ed art. 650 Codice penale).

by Gabriele Pozzo






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