15 Febbraio 2022
Morto ennesimo ragazzo in quello che viene definito il protocollo scuola-lavoro, stamattina a Mattino Cinque il ministro dell'Istruzione Bianchi Patrizio precisava che il ragazzo stesse svolgendo uno stage formativo.
Come lo si voglia definire, è morto un ragazzo di 16 anni.
Ricordiamo il 18enne che morì lo scorso Gennaio colpito da un grosso tubo sulla testa.
Questa volta il 16enne è morto a causa di un incidente stradale, il mezzo su cui stava viaggiando ha perso il controllo ed è andato a schiantarsi contro un albero. Il ragazzo che sedeva sul sedile del passeggero, lato destro, è morto sul colpo.
Un paio di mie riflessioni.
Per quanto potesse andare veloce il veicolo, a me pare ovvio che le strutture dei veicoli sono sembre più fragili, in modo da vendere dei mezzi di trasporto sempre più leggeri e che quindi consumino di meno ... però a scapito della sicurezza dei passeggeri
Un ragazzo di 16 anni dovrebbe imparare il lavoro a scuola, la teoria e anche la pratica, essere formato sotto ogni aspetto a scuola. Ma sappiamo che la scuola ha dei grossi limiti, altrimenti perché mandare dei ragazzi a fare degli stage?
E' ovvio che il lavoro sia ben diverso dalla scuola, troppi fattori che cambiano, la sicurezza in ambito lavorativo prima di tutto spesso si riduce in modo pericoloso.
Del resto ogni anno muoiono dalle 600 alle 800 persone in incidenti legati al lavoro, circa 2 morti al giorno.