Parlar chiaro


15 Febbraio 2019

Inizio con il l'affermazione che nessuno è perfetto, giusto, sincero, coerente al 100% sempre.
Continuo con il dire che a volte le persone dovrebbero apprezzare le persone sincere anche se quest'ultime toccano ferite aperte.
Ormai con la scusa della privacy, della diffamazione ... in pochi parlano chiaro e espongono i fatti.

Nel 1963 dietro alla smania di grandezza e di essere al passo coi tempi si realizzò un'opera ben sapendo che sarebbe stata pericolosa.
Parlo della diga del Vajont, tutti poi sappiamo come andò a finire e le cause. Strano che gli abitanti a valle non avessero protestato o non si fossero spostati sapendo che era rischioso ... ah è vero forse non lo sapevano perchè tutti dicevano che l'opera era costruita bene e non c'erano pericoli.

14 Agosto 2018, data familiare? Già il Ponte Morandi.
Stesso discorso, direi che sicuramente qualcuno era a conoscenza delle condizioni pietose del ponte, ma muto devi stare altrimenti te ne penti. Ok nessuno parla e altri morti.

Potrei farvi un discorso infinito anche sulla sanità, alimentazione ... ma sarebbe troppo lungo da leggere.
Quindi parlar chiaro è solo che positivo, anche se gli argomenti non son così vitali come i precedenti.
Aver il cervello di costruire un discorso, portarlo a termine in ogni suo particolare e valutare i pro e i contro è da pochi, io non mi ritengo certo fra quei pochi, ma a volte ci provo e cerco di capire se si può migliorare.

Che poi, per fare un esempio, la SADE o società autostrade si offendano perchè sono state considerati i responsabili delle tragedie è penoso.
Anche se le esternazioni sono dirette e con tono arrogante, l'ammettere che si ha torto è da adulti. E il dialogo deve essere aperto al pubblico ... perchè trattasi di ARGOMENTO PUBBLICO.

Concludo col dire che se in generale non ci si vuole esporre o mettere le carte in tavola è perchè si riconosce dentro di se di avere torto.
L'abilità di vendere la cacca spacciandola per tartufi la hanno in pochi ... ma alla lunga si capisce di che si tratta ... prima o poi.



autore
Pozzo Gabriele





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