31 Gennaio 2020
Oggi volevo scrivere un breve post riguardo i suicidi.
Tutto nasce da un post condiviso su Facebook che denuncia l'ottavo suicidio del 2020 nelle forze dell'ordine. L'articolo condiviso riporta che nel 2019 sarebbero stati ben 69 i suicidi nelle forze dell'ordine.
Un fatto che lascia sbigottiti, senza parole, un dramma ... ogni suicidio è di fatto un dramma enorme, irrimediabile, l'ultimo urlo di aiuto di una persona disperata, senza via di uscita, senza speranza.
Un proverbio recita "la speranza è l'ultima a morire" , in effetti quando muore la speranza poi "muore" anche l'uomo.
Nel caso in questione il suicidio del poliziotto si potrebbe dedurre che non abbia cause legate alla disoccupazione.
Purtroppo in molti altri casi i suicidi sono legati allo stato attuale dell'economia in Italia.
Molte famiglie si trovano senza uno stipendio a causa di licenziamenti di massa. Spesso le famiglie colpite cadono in uno stato di smarrimento, disperazione, depressione. I pensieri "ora come faremo", "come facciamo con i bambini", "come facciamo a pagare il mutuo" ...
Si accavallano tutti intorno alla testa per poi materializzarsi intorno alla gola sotto forma di cappio, chi si avvelena, chi si butta dal terrazzo, chi si spara ... una vera guerra dove non c'è un nemico in carne e ossa.
Il nemico in questione è il SISTEMA.
Le fabbriche chiudono perché il lavoro è in calo a causa delle leggi di mercato, dell'importazione di prodotti più economici, direi per riassumere la GLOBALIZZAZIONE. Quindi con la disoccupazione nasce e cresce la criminalità, i furti e gli omicidi ... e a far i conti con tutto questo, a far i conti con una bestia che non ha regole (la criminalità) arrivano le forze dell'ordine.
Le forze dell'ordine son fondamentalmente bravi ragazzi/e che hanno scelto quel lavoro per l'ideale più che per la paga, onesta e magra. In cambio molte volte danno la loro vita per tenere i cattivi dentro la gabbia, per tenerci al sicuro e permettere al popolo di vivere sereno e tranquillo ... perché fuori ci sono loro che vigilano.
Ma tutto questo ha un costo, e non parlo di soldi, bensì di nervi a fior di pelle, di carattere che vacilla, la pazienza che affonda, la paura che affiora ... ad un certo punto scatta qualcosa. Come Balotelli che all'ennesimo coro degli ultras sbotta contro quei cori.
Voi direte, ma non lo deve fare è un professionista ... io vi rispondo che son solo uomini e donne, e tutti hanno un punto di rottura ... prima o poi.
C'è chi ragazzo ancora troppo giovane per sopportare la vita in tutto e per tutto si ammazza perché viene insultato su un social.
Chi si butta dal terzo piano con la figlioletta.
Chi si toglie la vita alla notizia di un tumore.
La vita è dura, sebbene molti la vivano come un film con tutto incluso, ebbene siamo stati presi a schiaffi sin dall'istante che abbiamo visto la luce. Anche se ci sono stati periodi belli, ci saranno sempre periodi brutti e cerchiamo di reagire a quei momenti. L'avere qualcuno accanto a volte è fondamentale, una persona fidata con cui ci si possa confidare, far capire la REALE situazione che stiamo passando.
La vita di ogni persona è importante sia che si chiami Bryant o il padre di un'amico in Valle d'Aosta.
Concludo dicendo che è squallido accogliere gli immigrati e dargli un tetto e da mangiare quando famiglie finiscono in strada senza più nulla che loro stessi ... solo loro stessi, lasciati soli perché ad aiutare loro non ci si guadagna.
Non sono immigrati, son solo italiani senza più una casa e un lavoro.
Se lo stato italiano è paragonabile ai genitori e il popolo al figlio ... sarebbe il caso di parlare di affido.
Se non si capiscono bene le cause non si risolveranno mai i problemi ... forse per alcuni va bene che i problemi non si risolvano.
Saluti
Gabriele Pozzo