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12 Aprile 2023
La disgrazia accaduta vicino a Caldes la scorsa settimana ha scosso l'intera comunità della Val di Sole. Un giovane ragazzo di anni 23 appassionato di corsa in montagna, come molte altre persone, è stato attaccato e ferito mortalmente da un orso.
Questa è la notizia che ha riempito pagine di giornali e parti di telegiornali, anche se la dinamica è sconosciuta siccome il ragazzo era solo e questo lo si deduce dalle ferite rilevate sul corpo del ragazzo.
Alla famiglia ed ai cari della vittima vanno le più sentite condoglianze.
Però a questo punto qualche riga bisogna che la scriva.
Intanto il fatto più raccapricciante è che ormai in ogni cosa si aspetta che ci scappi il morto per fare quello che si sarebbe dovuto fare prima. Non si tratta solo dell'uccisione del ragazzo da parte dell'orso, ma dei morti in seguito ad un'inadeguata o nessuna cura verso certe malattie, dei morti per incidenti sul lavoro, dei morti per incidenti stradali, dei morti per aggressioni ...
Quel che è ancor più sconcertante è che gli orsi furono reintrodotti circa 25 anni fa con il progetto LIFE URSUS , infatti all'epoca l'Orso veniva considerato a rischio estizione, quindi furono portati nel territorio trentino (pure pagando con soldi europei) degli orsi dalla Slovenia.
L'orso in natura non è certo da considerarsi come l'Orso Yoghi del famoso cartone animato, cioè giocherellone, pacifico, innocuo. Ma è anche vero che non è un'animale pericoloso a prescindere. Io son convinto che ogni animale nasce "buono", poi a volte può diventare pericoloso quando cresce e ovviamente se viene infastidito o si sente minacciato.
Un pò come certi cani o altri animali che a volte attaccano l'uomo.
Il correre, come l'andare in bicicletta, in certi animali come il cane fa scattare una molla. Mi è capitato più di una volta che alcuni cani al passaggio di ciclisti corrano verso la bicicletta del malcapitato anche con fare aggressivo, stesso discorso per i runners. E anche vero che a volte alcuni cani sembra quasi che vogliano giocare, ma l'atteggiamento non è proprio di un cane che vuole giocare.
Inoltre continuando con l'esempio per chi ama correre nella natura, bisogna tenere a mente una cosa, che gli animali, anche quelli piccoli spesso scappano quando vedono l'uomo o lo sentono. Cos'è che accade però a volte quando corriamo nei boschi? Non sempre gli animali notano prontamente le persone che corrono, e spesso può capitare che il "runner" non produca tanto rumore da allertare l'animale. Quindi potrebbe succedere che la vipera che giace a bordo del sentiero sentendo rumore si allontani, ma se non avverte nulla potrebbe trovarsi la caviglia del runner a pochi centimetri e reagire d'istinto per difendersi non avendo avuto il tempo di scappare.
Potrei dire che questo valga per molti altri animali, penso sia un atteggiamento di autodifesa più che di mera aggressività. Poi si potrebbe anche considerare che alcuni animali potrebbero difendere il loro territorio, per motivi a noi sconosciuti, come per esempio la presenza dei lori cuccioli.
Dalle mie parti, in Liguria, i cinghiali sono considerati un problema per il loro numero elevato ma soprattutto per alcune aggressioni all'uomo. Quello che fa specie che anche in questo caso in passato i cinghiali furono aggiunti alla fauna che era stata ridotta a causa di una caccia eccessiva.
Ritornando all'esempio del cinghiale, vi posso dire con certezza che di solito quando li incontro nei boschi solo sentendo rumore scattano via come Bolt. Invece le poche volte che esitarono o non si mossero per nulla notai che c'erano dei piccoli di cinghiale nelle vicinanze, basta usare un minimo di tatto, osservare la situazione e accorgersi se c'è qualcosa di rilevante. Poi comunque dopo non molto i cinghiali tendono ad andare via. Bisogna valutare la situazione, prestare attenzione.
Solo che molti che camminano per boschi son distratti, parlano al cellulare o hanno la testa sulle nuvole.
Andare in giro da soli, come spesso faccio, a volte è un vantaggio, costringe la persona a stare in guardia.
In ogni caso che si vada soli o in compagnia, quando si cammina nei boschi, sui monti ... ci possono essere sempre in agguato dei piccoli o grossi pericoli. Una persona queste cose le dovrebbe sapere, dovrebbe esserne a conoscenza e dovrebbe conviverci.
Anche girare in città di notte può avere dei pericoli, anche andare a infastidire i malviventi è pericoloso, la gente lo sa, ne è consapevole e si comporta in modo da evitare problemi. In natura si dovrebbe usare lo stesso criterio, sapendo i rischi, si dovrebbe evitare di fare certe cose o comportarsi in certe maniere.
Un classico esempio è l'alta montagna, tutti sanno che può essere pericoloso andare sui ghiacciai, eppure molte persone anche poco esperte ci vanno, con le conseguenze che a volte si legge sui giornali.
In quei posti, come la Val di Sole, credo la gente sapesse che nel territorio erano presenti degli orsi. Come quando nei boschi si informano le persone che a volte è in corso una battuta di caccia, appurato che comunque i cacciatori non dovrebbero sparare a sentimento come ogni tanto avviene.
Visti gli ultimi eventi nei boschi ed altri eventi negli ultimi anni mi chiedo, voler uccidere degli animali che son stati portati dall'estero pur sapendo che non sono gattini e a volte si comportano in modo violento è tanto diverso da far entrare in Italia migliaia di immigrati ogni anno?
A volte ho la netta sensazione che alcuni (politici, imprenditori, enti ...) lo facciano apposta a creare i presupposti di certi problemi.
Dovessero uccidere tutte le specie che hanno fatto tanto male all'essere umano, di animali al mondo ne rimarrebbero pochi, compreso l'animale più violento ... l'UOMO.
Ma del resto in giro per il mondo, come in Ucraina, ogni tanto parte qualche battuta di caccia.
Infine nonostante le milioni di lauree che hanno rilasciato le università italiane, rimane che l'università della vita è l'unica che ci insegna come comportarci in futuro, sempre che la memoria ce lo ricordi quando ce ne sarà bisogno.