Il dottore ed il meccanico

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articolo : Pozzo Gabriele
fonte : varie
immagine : casuale

31 Marzo 2024

Da uno dei tantissimi cittadini delusi dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), ed il San Martino di Genova non è la pecora nera, perché questa situazione è come una pandemia che colpisce l'Italia intera.

Innanzitutto Buona Pasqua

Lo scorso venerdì, 29 Marzo 2024, mi sono recato al Pronto Soccorso del San Martino di Genova.

Non perchè fossi annoiato ma perché stavo male e, giorni dopo che mi hanno dimesso, sto sempre male.

Arrivato al triage alle 11:35, dopo le domande e risposte di rito, mi è stata misurata la pressione e la febbre.
Sono stato registrato in ingresso con il codice verde, ho aspettato paziente sulla barella dove mi avevano fatto accomodare, ho visto casi sicuramente più gravi ed un importante affollamento del Pronto Soccorso.

Ho visto infermieri, comunque personale sanitario, che lavorava da quando entrai al mattino, un paio di loro avevano detto che avevano iniziato il turno alle 7 del mattino e l'ultima volta che li vidi in giro erano le 19 ... fate due conti.
Personale addetto alle barelle-pulizia-pazienti, infermieri e dottori erano numerosi eppure con il picco di arrivi dopo mezzogiorno una signora che è arrivata dopo di me e che aveva il mio stesso codice gli è stato detto di pazientare perchè aveva 35 persone davanti.

Il mio nome lo hanno chiamato solo dopo le 21 quando mi hanno prelevato il sangue per gli esami che il personale sanitario riteneva opportuno.

Circa 1 ora dopo, ripetendo quanto detto al triage, sono stato visitato e mi è stata fatta un eco (direi addome e dintorni).

Ora questa non è una lamentela per l'attesa, ci mancherebbe, capisco la situazione che si era creata al Pronto Soccorso, ed il mio codice era di minima urgenza.
Ma dopo tutta quell'attesa mi aspettavo degli esami più mirati, o comunque che trovassero la causa dei problemi che tutt'oggi ho.
Invece il medico, di cui non gliene faccio colpa alcuna, siccome imputo la colpa al sistema sanitario, mi ha dimesso dicendomi che l'eco non evidenzia nulla, che gli esami del sangue sono ok. Insomma tutto bene e di andare dal mio medico curante.

Io sarei anche felice, se non fosse che continuo a non stare bene.

Per ultimo avevo anche riportato al triage, tra i numerosi sintomi, dolori alla spalla e tutto intorno alla spalla. Ho ben compreso che dicendo che tal problema non è recente non è stato per niente considerato.

Il problema della sanità, uno dei mille, che se un cittadino va dal medico della mutua, di solito, entra con il problema e ne esce dallo studio medico senza alcuna individuazione del problema.
Poi di solito il paziente riceve medicine, date senza neanche sapere qual'è la malattia e men che meno la causa che l'ha creata.

Poi dopo un pò di tempo di solito si viene spediti a fare ulteriori esami (sangue, raggi, tac ...), se uno aspetta il sistema sanitario può anche dover aspettare mesi prima di avere gli esiti degli esami che il medico curante gli ha prescritto.
Il tempo passa e le cose di solito peggiorano. Sovente non viene risolto nulla e neanche individuata la causa.

Poi all'ospedale il personale si chiede come mai la gente finisca lì?
Semplice perché lì uno si aspetta di avere delle diagnosi accurate e delle cure, cosa che è mancato da altri loro colleghi.
Siccome negli ospedali i macchinari per far ciò non mancano, non come nello studio del medico della mutua, che se usati bene e con dovuta manutenzione il loro lavoro lo dovrebbero fare.

Ma cos'è che accade? Che anche negli ospedali a volte uno esca come quando è entrato senza che il dottore abbia trovato la/le causa/e dei malesseri.

Questo per me ormai è inaccettabile.
Perché quella gente che indossa il camice bianco a fine mese riceve giustamente uno stipendio, ma spesso non risolve i problemi per cui sarebbe pagata.
Se una persona va in ospedale con problemi multipli, la sanità quasi sempre si concentra su un problema e anche con scarsi risultati.

E' un pò come se voi aveste la macchina che funziona male, ma è ancora in garanzia dopo 10 anni perché avete pagato un extra alla casa produttrice, una sorta di prolungamento della garanzia. Allora la portate ad aggiustare nell'officina autorizzata, il meccanico dopo che ci ha lavorato un giorno intero vi chiama e quando andate a ritirare l'auto vi viene detto che dovete andare in un centro specializzato a pagamento. Il meccanico non solo non ha aggiustato la macchina, ma non ha neanche trovato il problema, vi dice solo di guidare piano e con prudenza.
Ecco per me la sanità è uguale a quel meccanico.
E nessuno si illuda che andando privatamente a pagamento cambino le cose, raramente accade, di solito ci si ritrova a ricevere scarsi trattamenti pur avendo pagato fior di quattrini.
E' da anni che i cittadini entrano in quell'officina e, quando non si viene rottamati, troppo spesso si viene rispediti indietro nelle stesse condizioni di prima ... o anche peggio.

E non parlo solo di auto d'epoca, se mi capite, ma anche di auto nuove con pochi chilometri che per esempio per un dado allentato non stretto bene prendono fuoco o danneggiano irrimediabilmente il sistema frenante.
Insomma magari ci si era rivolti al meccanico in camice bianco dicendogli che i freni sembravano frenare in modo strano, dopo la visita ci vien detto che la macchina è apposto, allora felici saliamo di nuovo a bordo e guidiamo spensierati ... finchè ad una curva i freni non frenano e finiamo in un burrone.
In parte si capisce queste morti dette improvvise, insomma gente che sta bene e muore da un giorno all'altro anche perché i dottori non gli diagnosticano le malattie. Malattie che magari son sorte da anni, e con il tempo possono peggiorare o evolvere in tumori.

Vien da pensare ad un certo punto che la casa madre, quella gran bagascia della casa madre, non risolva questi danni per guadagnarci sui pezzi di ricambio, sulla continua manutenzione e sul passaggio di proprietà.





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