Patrono
2025
Fotografie
Alcune fotografie dell'evento.
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Descrizione
articolo : Pozzo Gabriele
fonte : varie
fotografia : dell'evento (Pozzo Gabriele)
23 Aprile 2025
Un breve riassunto dell'evento, lascio ai professionisti una migliore cronaca.
Arrivando a piedi traminte la Passeggiata dei Baci una delle prime cose che scorgo è la bandiera a mezzasta al fianco della chiesa di San Giorgio, ricordando il recente lutto del mondo cattolico, la morte di Papa Francesco Bergoglio.
Poi da posizione molto più vicina si scorge tra le case l'enorme mucchio di legna, rami e quant'altro che più tardi sarà incendiato. Al suo centro si erge un lungo ramo con in cima dei rametti e delle foglie che punta verso il cielo azzurro. Anche se verso ponente si scorge in lontananza un ampio fronte di nuvole grigie. Mi chiedo se finirà per piovere più tardi oppure la festa ed il falò non verranno bagnati da una possibile pioggia.
Il tempo stringe, anzi è proprio l'ora, sono le 18 e sta per iniziare la Santa Messa nella Chiesa di San Giorgio. La piccola chiesa è bella affollata, sulla sinistra ci sono un paio di persone che suonano musiche religiose e accompagnano i canti. Dopo le parole del prete vengono traslate le reliquie di San Giorgio nell'Arca, a messa terminata viene fatta uscire. L'Arca seguita dai fedeli, dalle autorità ... viene portata in processione fino alla chiesa Divo Martino passando per la famosissima piazzetta "Piazza Martiri dell'Olivetta".
La chiesa di Divo Martino è molto più grande e più nuova, la funzione continua con una foto del Papa di lato a ricordare il cordoglio ed i giorni di lutto.
Al termine della funzione religiosa l'Arca viene ancora più abbellita con stupende composizioni floreali da delle ragazze del posto.
Sono passate da poco le 19, un periodo di pausa per fare due passi, un aperitivo o cenare.
Infatti il programma prosegue con l'accensione del grosso falò alle 21:00.
I locali sono abbastanza affollati, i tavolini quasi tutti occupati, molti ne approfittano per mangiare in attesa dell'accensione del falò. Intanto continuano ad arrivare battelli e altre imbarcazioni da dove scendo persone.
Il borgo incomincia ad essere veramente affollato, intanto il cielo sta perdendo la luce del sole, gradualmente il cielo sempre più blu, blu scuro fino ad essere nero.
Ormai è l'ora allo scoccare delle 21, al rintocco delle campane, un gruppo di persone si mette intorno alla montagnetta di rami, legno ecc... con delle fiaccole e accendono il falò. Ci mette ben poco a prendere bene fuoco, la fiamma bella luminosa a volte si alza di diversi metri, a volte un pò storta.
Il ramo, che posizionato nel centro punta verso l'alto ci mette un bel pò a cedere, il fuoco divampa per circa un'ora prima di consumare il ramo e farlo cadere. Cade di lato, non verso il monte, ma neanche così decisamente verso il mare.
Pian piano, come si era affollato, il Borgo va a sciamare con sempre meno persone intorno. Se non per qualche freddoloso che si gode il caldo attorno al falò, o gli ultimi a finire di cenare. Ormai sono le 23, il falò ha perso un pò di volume, andato in fumo, ma resta un bel fuoco tra quel cumulo di tronchetti e rami che brucia bene bene. Alla fine i pompieri, che avevano delimitato l'area circostante e stavano facendo buona guardia da prima dell'accensione, incominciano a discutere di annaffiare il falò per farlo smettere di bruciare.
La festa comunque continua la domenica seguente con un programma che occupa tutta la giornata a base di sparate di mascoli e fuochi d'artificio, nonché la processione e la Santa Messa.
Il tutto avrà fine il lunedì sera con la Santa Messa e la chiusura delle festività.
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